Ffaxanadu
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- Aug 14, 2024
- 67
A poem by Eugenio Montale (1925)
[ITA]
«Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me ne andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.»
[ENG]
«Maybe one morning going into an air of glass,
arid, turning myself, I will see the miracle take place:
the nothingness at my back, the void behind
me, with a terror of a drunken.
Then like on a screen, they will camp at a glance
trees houses hills for the usual deception.
But it will be too late; and I'll go away quietly
among the men that do not turn around, with my secret.»
[ITA]
«Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.
Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me ne andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.»
[ENG]
«Maybe one morning going into an air of glass,
arid, turning myself, I will see the miracle take place:
the nothingness at my back, the void behind
me, with a terror of a drunken.
Then like on a screen, they will camp at a glance
trees houses hills for the usual deception.
But it will be too late; and I'll go away quietly
among the men that do not turn around, with my secret.»